Nel cuore del massiccio dell'Alta Rocca, una guida appassionata condivide molto più di una semplice escursione: immerge i visitatori nella vera montagna corsa, dove sperimentano vita, tradizioni e incontri. Figlio di un pastore, è cresciuto tra le greggi e le cime di Bavella, prima di diventare pompiere professionista, soccorritore di montagna e guida alpina certificata. Con un'esperienza decennale nel soccorso e nella guida, oggi propone un modo diverso di scoprire la sua terra natale: attraverso i suoi sentieri, le sue storie e la sua gente.
Le sue escursioni sono una vera e propria immersione nell'autenticità: dalle cascate della Purcaraccia, un gioiello naturale con specchi d'acqua cristallina, alle Pozzine dell'altopiano del Coscione, un vero e proprio tappeto verde costellato di ruscelli, senza dimenticare i percorsi fuori sentiero della Bavella, talvolta punteggiati da un bagno rinfrescante. Ogni uscita è un viaggio nella natura selvaggia, nella memoria e nell'emozione, scandito dai racconti di un ragazzo e di una ragazza del posto.
Gli escursionisti condividono anche momenti di convivialità davanti a un pasto in un ovile o in un rifugio, incontrando pastori, boscaioli e mulattieri, testimoni viventi di un patrimonio ancora vivo. Da aprile a ottobre sono previste partenze regolari settimanali per visitare i siti imperdibili, mentre al di fuori di questo periodo vengono organizzate uscite personalizzate su richiesta, con la possibilità di scoprire le montagne con le racchette da neve durante l'inverno.
Con una capacità limitata a dodici persone, queste escursioni sono concepite per essere intime e umane, guidate dalla stessa promessa: farvi scoprire le autentiche montagne corse, quelle che si vivono, si sentono e si tramandano.
Le sue escursioni sono una vera e propria immersione nell'autenticità: dalle cascate della Purcaraccia, un gioiello naturale con specchi d'acqua cristallina, alle Pozzine dell'altopiano del Coscione, un vero e proprio tappeto verde costellato di ruscelli, senza dimenticare i percorsi fuori sentiero della Bavella, talvolta punteggiati da un bagno rinfrescante. Ogni uscita è un viaggio nella natura selvaggia, nella memoria e nell'emozione, scandito dai racconti di un ragazzo e di una ragazza del posto.
Gli escursionisti condividono anche momenti di convivialità davanti a un pasto in un ovile o in un rifugio, incontrando pastori, boscaioli e mulattieri, testimoni viventi di un patrimonio ancora vivo. Da aprile a ottobre sono previste partenze regolari settimanali per visitare i siti imperdibili, mentre al di fuori di questo periodo vengono organizzate uscite personalizzate su richiesta, con la possibilità di scoprire le montagne con le racchette da neve durante l'inverno.
Con una capacità limitata a dodici persone, queste escursioni sono concepite per essere intime e umane, guidate dalla stessa promessa: farvi scoprire le autentiche montagne corse, quelle che si vivono, si sentono e si tramandano.