Nell'ambito del suo programma fuori sede, il Théâtre municipal propone "Les polyphonies du Valinco", una serie eccezionale di concerti di canto polifonico nella chiesa di Propriano l'11, il 18 e il 25 settembre.
Giovedì 11 settembre, la chiesa di Notre Dame de la Miséricorde si riempirà dei suoni del canto polifonico del famoso gruppo A FILETTA.
La musica degli A Filetta è un viaggio... Si potrebbe dire che è un'offerta vocale polifonica contemporanea esigente e audace, nata da una potente tradizione orale.
È nel 1978 che un gruppo di giovanissimi, alcuni dei quali adolescenti, spinti dal desiderio impellente di contribuire alla salvaguardia di un patrimonio orale in pieno declino, si mette in viaggio... ed è una strada lunga e a volte tortuosa, costellata di scoperte e incontri eccezionali.
Si sono rapidamente aperti ad altri territori, discipline e artisti.
Un sestetto vocale la cui traiettoria traccia un movimento iniziato in una tradizione orale millenaria e si afferma nei meandri di una scrittura disinibita e libera da ogni obbligo filiale; brani sacri o profani con influenze diverse si sfiorano. È una musica al servizio di una visione del mondo che rifiuta senza ambiguità qualsiasi tipo di ripiegamento identitario e la cui filosofia potrebbe essere riassunta nel bellissimo aforisma di René Char: "I raccolti più puri sono seminati in un terreno che non esiste; eliminano la gratitudine e devono solo alla primavera".
Voci Jean-Claude Acquaviva - Seconda François Aragni - Seconda/Bassu Jean-Do Bianco -Seconda/Bassu Petr'Antò Casta - Seconda Paul Giansily - Terza Maxime Vuillamier - Bassu
Giovedì 11 settembre, la chiesa di Notre Dame de la Miséricorde si riempirà dei suoni del canto polifonico del famoso gruppo A FILETTA.
La musica degli A Filetta è un viaggio... Si potrebbe dire che è un'offerta vocale polifonica contemporanea esigente e audace, nata da una potente tradizione orale.
È nel 1978 che un gruppo di giovanissimi, alcuni dei quali adolescenti, spinti dal desiderio impellente di contribuire alla salvaguardia di un patrimonio orale in pieno declino, si mette in viaggio... ed è una strada lunga e a volte tortuosa, costellata di scoperte e incontri eccezionali.
Si sono rapidamente aperti ad altri territori, discipline e artisti.
Un sestetto vocale la cui traiettoria traccia un movimento iniziato in una tradizione orale millenaria e si afferma nei meandri di una scrittura disinibita e libera da ogni obbligo filiale; brani sacri o profani con influenze diverse si sfiorano. È una musica al servizio di una visione del mondo che rifiuta senza ambiguità qualsiasi tipo di ripiegamento identitario e la cui filosofia potrebbe essere riassunta nel bellissimo aforisma di René Char: "I raccolti più puri sono seminati in un terreno che non esiste; eliminano la gratitudine e devono solo alla primavera".
Voci Jean-Claude Acquaviva - Seconda François Aragni - Seconda/Bassu Jean-Do Bianco -Seconda/Bassu Petr'Antò Casta - Seconda Paul Giansily - Terza Maxime Vuillamier - Bassu
