Villaggio storico
L'autenticità resa sempliceSu questo territorio si trovano i resti di un monastero fondato dai Frati Minori e una cappella romanica. Un monaco del convento “Santu Martinu” divenne famoso per i suoi miracoli. Veniva invocato per curare persone affette da follia o depressione. Anche l’implorazione dei santi fa parte di una tradizione profondamente radicata in Corsica.
In cima a uno sperone a 361 m di altitudine, il sito archeologico del Castello d’Alo-Bisujè rivela frammenti di menhir. Sono presenti anche macine e vasellame del II millennio a.C.. Si tratta di un imponente monumento circolare con ingresso e diverticoli. C’è anche una camera centrale e una scala che conduce alla piattaforma del secondo livello. Capanne preistoriche punteggiano il sito tutt’intorno. Abitata fin dalla preistoria, la zona fu svuotata dei suoi abitanti all’inizio del XVI secolo in seguito agli incessanti attacchi dei pirati barbareschi. Grazie all’arrivo di abitanti da Zicavo, Bilia divenne una comunità di oltre 200 anime nel XVIII secolo.